Lune e Terre Riserva Teo Musso 2010 @ Open Baladin |
Cari amici, come segnalato nella taplist di domenica scorsa, in questi giorni all'Open Baladin è possibile assaggiare due delle ultime e più interessanti creazioni del birrificio di casa. Stiamo parlando di Terre e Lune Riserva 2010, le due birre che Teo Musso ha dedicato al mondo del vino, i primi due frutti del progetto Cantina Baladin. Per chi non lo sapesse, si tratta di una vera e propria cantina con ben 160 barriques i quali hanno ospitato al loro interno alcuni tra i più grandi vini italiani e che oggi Teo utilizza per l'affinamento della birra. Da questa cantina sono usciti i due Barley Wine di cui sopra, il primo (Lune) dedicato ai vini bianchi, il secondo (Terre) dedicato ai vini rossi. Le due birre vengono servite all'Open Baladin direttamente dalla bottiglia in bicchieri da degustazione da 10cl al prezzo di 5€. Andiamole ad assaggiare insieme!
Appena versate si nota subito l'assenza di schiuma. I caratteristici archetti sul bordo interno del bicchiere che sostituiscono i "merletti" di schiuma evocano immagini associabili al mondo del vino. Lune si presenta simile a uno Sciachetrà, ambrata con riflessi tra il miele e l'arancia, molto limpida. Al naso spiccano note ossidate, di frutta matura, una punta acidula. Tra le due è quella con sentori più propriamente "vinosi". In bocca è di una morbidezza e delicatezza quasi disarmante, vellutata, oleosa, mediamente corposa, di eleganza e finezza sopraffina. L'alcol risulta ben nascosto. Non ha la stessa potenza della Xyauyù, né aspira ad averla, ma gioca sulla morbidezza e sulle sfumature. Terre ha un aspetto simile a un vino rosso, ma con riflessi mielosi, ramati. L'aroma è più intenso rispetto alla "sorella" Lune, con note ossidate, di frutta matura, zuccherose. In bocca ci si aspetterebbe forse maggiore carattere e robustezza, invece anche qui domina una morbidezza estrema e una dolcezza forse un filo stucchevole alla lunga.
Si tratta di due Barley Wine sopraffini ma difficilmente catalogabili e avvicinabili ad altre produzioni analoghe. Entrambi strizzano l'occhio al mondo del vino, in particolare a certi vini fortificati o ossidati, "maderizzati", come si dice in gergo. Provocazione, esercizio di stile o vera innovazione? Vedetela come vi pare, fatto sta che di birre così in giro non ce ne sono. Rispetto ai Barley Wine tradizionali qui siamo su lunghezze d'onda completamente diverse. Un'esperienza da provare. Assaggiatele e fateci sapere le vostre impressioni!
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