La Panil Barriquée Sour del Birrificio Torrechiara, on tap @ Open Baladin |
Cari amici, oggi per concludere degnamente la settimana ci beviamo la Panil Barriquée Sour del Birrificio Torrechiara. Era da un po' che desideravo assaggiare questa birra, e quando ho letto il suo nome tra le spine dell'Open Baladin non mi sono lasciato sfuggire l'occasione. Anche perché non capita tutti i giorni di trovarla alla spina. E voi, avete fatto in tempo a berla prima che finisse? Noi ve l'avevamo segnalata per tempo nella nostra taplist settimanale dell'Open Baladin! Trattasi di una delle birre italiane più famose e celebrate all'estero, specialmente negli Stati Uniti e in Canada, dove ha ottenuto un notevole riscontro ed è possibile trovarla con una certa regolarità in una versione speciale riservata al mercato americano. In Italia non è così facile da reperire, e la si trova per lo più in bottiglia. La Panil Barriquée Sour è una sour ale riconducibile alle tradizionali flemish red ale belghe, invecchiata in botti che le donano note acide lattiche e acetiche e un particolare carattere vinoso. Per raggiungere queste caratteristiche di complessità, essa subisce tre diversi stadi di fermentazione. Una prima fermentazione di 15 giorni in tini di acciaio, una seconda di 90 giorni in barriques di rovere francese che in precedenza avevano ospitato Cognac e Bordeaux, e una finale di 30 giorni in bottiglia. Dite la verità, non vi è venuta voglia di assaggiarla? E allora andiamocela a bere!
La Panil Barriquée Sour si presenta con un bel color mogano profondo, dai riflessi rubino. Al naso parte un po' timida rispetto alle attese ma si apre ben presto con un potentissimo e impressionante bouquet di aromi. Si presenta vinosa, leggermente acetica, con netti sentori legnosi, di vaniglia, muffa, cantina, ma anche note di frutta, ciliegia, banana, cacao. In bocca ha un bel carattere, le note dolci di ciliegia, cacao, caramello si sposano in un mirabile equilibrio con le noti acide e acetiche conferite dalla botte, importanti ma mai invadenti, che le donano una impronta grezza, terrosa, sanguigna, e una lieve tannicità sul finale. Il corpo è piuttosto snello, a tutto vantaggio della bevibilità, il tasso alcolico notevole ma ben celato. Una birra importante, complessa, eppure più "facile" e accessibile di quanto ci si possa immaginare. Le note aromatiche hanno una complessità e profondità raramente riscontrabili in questo genere di birre e in bocca risulta meglio bilanciata di tanti esemplari belgi a cui la Barriquée Sour si ispira. Una delle migliori sour ale mai assaggiate. Non perfetta, forse, ma eccellente e di carattere.
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