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La festa dei due anni della Tana |
Se esiste un luogo in cui è lecito "sentirsi come a casa propria", questo è senza dubbio La Tana, il piccolo, vulcanico locale di Via della Magliana, che negli ultimi tempi ha fatto molto parlare di sé. Scoperto casualmente poco meno di un anno fa, durante una chiacchierata con Mirko del Bir&Fud Bottega, è diventato in breve tempo una delle mie mete obbligate della tarda serata, un rifugio sicuro a pochi passi da casa. Un buco, o poco più, aperto nei muri dei palazzoni di Via della Magliana. Tre tavoli al piano di sotto, altrettanti sistemati sul soppalco, cui si accede salendo una scala di legno. Una panca, qualche sgabello di fuori, un bancone, un biliardino. L'atmosfera rilassata, intima, inclusiva che vi si respira è quella di un piccolo centro culturale di quartiere, in cui tutti si conoscono e si scambiano il saluto. Il gestore, Dario, è dotato di una simpatia, schiettezza e capacità comunicative più uniche che rare. Davvero difficile non entrare subito in empatia con lui e con il locale che gestisce. Andiamolo dunque a scoprire insieme.
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Foto scattata dal soppalco |
Venerdi scorso La Tana ha compiuto due anni. Ma il locale in sé esiste da molto più tempo. Prima dell'ultimo cambio di gestione si chiamava "La Tana del Lupo" ed era già uno dei punti di riferimento del quartiere, un tempo povero di veri centri di aggregazione. Dario ha rilevato il locale due anni fa, lo ha ristrutturato, e gli ha dato una identità precisa. Lui lo aveva sempre immaginato così, un posto dedicato alla cucina bio e al bere artigianale, con un occhio di riguardo alla qualità e alla genuinità dei prodotti, ma anche al giusto rapporto qualità/prezzo. La Tana propone una cucina 100% biologica, ricette semplici, "popolari", per tutte le tasche. Si va dalla zuppa di farro, orzo e legumi, serviti con pachino e rucola, alle melanzane grigliate o alla parmigiana, e ancora lasagne alla bolognese, paste fredde, insalate, arrosto con patate, e gli affettati, i salamini, i formaggi del contadino, i dolci, le crostate, le torte di mele e di frutta e via dicendo. In occasioni speciali viene servito anche un eccellente cinghiale in agrodolce. Da bere, La Tana proponee una bella offerta di birre artigianali, con un impianto di spillaggio da tre spine e due pompe e una cinquantina di bottiglie a prezzi quasi da beershop. Per gli amanti del nettare di Bacco, c'è in carta una ventina di vini imbottigliati rigorosamente naturali, per lo più toscani, più alcuni a rotazione in mescita. Il tutto a prezzi veramente onesti. Si può cenare con un menu biologico, dall'antipasto al dolce, con un bicchiere di birra artigianale o vino naturale, spendendo attorno ai 20 euro, oppure farsi un piccolo spuntino a meno della metà del prezzo.
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Il piano di sotto, con il soppalco e il bancone sullo sfondo |
La clientela della Tana è abbastanza variegata (e affezionata), ce n'è davvero per tutte le età, come in un piccolo microcosmo. Negli ultimi tempi, il locale si è guadagnato una certa notorietà nell'ambiente degli appassionati di birra. Merito della scelta di proporre esclusivamente birre artigianali, con un occhio di riguardo per le italiane. Sono passati di qui Birrificio Italiano, Birra del Borgo, Birrificio del Ducato, Birrificio Rurale, Toccalmatto, Opperbacco, L'Olmaia, Extraomnes, Karma, Buskers, Ebrius Brewing, ma anche De Ranke, De Molen, Fanø, Mikkeller, De Proef. In occasione della recente Settimana della Birra Artigianale La Tana ha organizzato forse l'evento più bello dell'intera rassegna, il "Brunch dei Temerari", un pranzo a base di prodotti bio, con una lista di birre a dir poco clamorosa, in cui figuravano, oltre ad artigianali italiane, anche due rarissime Dogfish Head, la Raison D'Etre e la Palo Santo Marron, e una Thomas Hardy's Ale Vintage del 2007!
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Zuppa di farro biologico, pachino e rucola |
Questa fama è merito soprattutto della passione di Dario per la birra artigianale e dell'amicizia che lo lega a Mirko del Bir&Fud Bottega. Ma La Tana non è solo o soltanto una birreria artigianale con cucina biologica. E' anche e soprattutto un centro di aggregazione, un posto dove chiunque si sente a casa e dove si è tutti amici. Teatro di interminabili partite a biliardino e disquisizioni musical-filosofiche, mostre d'arte (come quella di Riccardo Coghe dedicata a Jimi Hendrix) e rassegne cinematografiche. La domenica e nel corso della settimana le partite di Serie A e coppe vengono proiettate (complice il soppalco, che aiuta non poco) su un immenso telone bianco posizionato proprio sopra la porta. Ogni sera La Tana si anima, con un via vai continuo di gente. Ed è questo che lo rende un poso davvero speciale e gradevole da vivere, un punto di riferimento, un rifugio sicuro, dove ritrovarsi per l'aperitivo, per una cena veloce o a fine serata, per salutare gli amici con un buon bicchiere in mano.
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Le birre per festeggiare |
Venerdi scorso si festeggiavano i primi due anni di vita del locale. Per cena ho ordinato una eccellente zuppa di farro perlato bio con pomodorini pachino e rucola, e ad accompagnare il piatto un bel bicchiere di
Barbera della
Cooperativa Sociale "La Vigna" dell'Oltrepò Pavese. Quindi è stata la volta delle birre. Alla spina c'era una magnifica selezione composta da
Blond Dry Hopping e
Saison di Extraomnes, la
Burocracy di Brewfist (sostituita in corso d'opera dalla
Terzo Miglio del Birrificio Rurale), la
TriplIPA di Opperbacco a pompa e la
Rasputin di De Molen, sempre a pompa, sostituita in corso d'opera dalla
Hel & Verdoemenis. Per chiudere in bellezza la serata abbiamo stappato due rare bottiglie giapponesi che ci ha portato il nostro amico Mark direttamente da Kyoto: la
Shiga Kogen IBA,
india black ale del birrificio Tamamura-Honten, e la
Orange Chocolate Stout, s
weet stout del birrificio Sankt Gallen.
Un saluto a tutti, e vi aspettiamo alla Tana, ogni sera dalle ore 19 alle 2, talvolta anche a pranzo, chiuso il lunedi. L'indirizzo lo conoscete già: Via della Magliana 68/E. Vi s'attende!
26/03/2012 LM
1 commenti:
Grande Dario!!
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