Autumn Tasting @ Brasserie 4:20

Hitachino Nest XH

Arriva l'autunno e con esso torna la voglia di bere birra. Gira che ti rigira, tanto per cambiare, mi ritrovo alla Brasserie 4:20, il locale ormai eletto ufficialmente a mia "seconda casa". In questi ultimi giorni per la verità alla Brasserie c'è una certa carenza di birre alla spina, complice i lavori di inventario da parte dei fornitori e lo spostamento dei fusti in un nuovo magazzino (più grande e funzionale). Alex assicura che le cose torneranno a breve alla normalità, forse già da questo fine settimana. Nel frattempo, colgo l'occasione di andare a scoprire cosa c'è di buono nel frigo. A sbirciare nel menu di Vintage & Special c'è da perdere la testa (in tutti i sensi) tra mostri sacri, lambic d'annata e rarità assolute. La scelta cade su tre birre: un'americana, una giapponese e una scandinava. Tre birre diverse, tre stili diversi, tre filosofie diverse, un'unica caratteristica. Tutte e tre sono birre "autunnali", perfette per accompagnare l'arrivo delle prime giornate fredde della stagione. Almeno dal mio modesto punto di vista. Una Belgian Strong Ale (ma non troppo "strong"), una Brown Ale con sentori di nocciola, una Stout affumicata.

Rogue Hazelnut Brown Nectar

Rogue Hazelnut Brown Nectar: World Champion ai Mondiali della Birra nella categoria Brown Ale. In realtà alla vista si presenta come una amber ale, con riflessi color miele. La schiuma non è molto abbondante, è di colore bianco sporca e poco persistente. L'aroma è molto particolare e interessante, suggestivo ed evocativo. Si percepiscono note di frutta secca, nocciole e vaniglia. In bocca la Hazelnut ha un corpo abbastanza modesto, è dolciastra, con note di nocciola, vaniglia e miele. La carbonazione è corretta ma tende a sparire rapidamente, facendo perdere un po' di brio. Non è il mio genere di birra, ma tra le brown ale è sicuramente sui generis. Originale, indubbiamente ben fatta, da provare.

Hitachino Nest XH: La giapponese che non ti aspetti. Ambrata carica, molto limpida, con schiuma bianco sporca, non molto abbondante ma abbastanza persistente. L'aroma non è molto intenso, si percepiscono sentori di malto (caramello), vaniglia e un tocco di luppolo. In bocca è ben equilibrata, dolce, maltata, con note di luppolo abbastanza evidenti, meno pastosa e corposa delle classiche belghe, secca nel finale. Il corpo è medio-basso, la carbonazione è corretta. Ottima interpretazione di una Belgian Strong Ale, a cui manca forse solo un po' di carattere. In compenso colpisce di fioretto con stile ed eleganza.

Mikkeller Beer Geek Bacon

Mikkeller Beer Geek Bacon: La Smoked Stout della apprezzatissima serie Beer Geek di Mikkeller. Nera, densa, liquorosa, impenetrabile, schiuma color cappuccino, abbondante ma non molto persistente. Al naso intenso aroma di malti affumicati, torba, bacon, scamorza, una punta di caffè e un lieve e fastidioso sentore metallico che però tende rapidamente a svanire man mano che la birra si scalda. In bocca è piuttosto lineare, non così complessa e strutturata come mi aspettavo, perfino banale. In compenso ha un carattere decisamente "strong". L'affumicato è forte e prevale nettamente sulle note caffettose, che si fanno strada solo nel finale. Il corpo è medio, la carbonazione è corretta. Buona, senza dubbio. Ma sinceramente ripensando alla Breakfast e alla Brunch Weasel (entrambe presenti alla spina) era lecito aspettarsi qualcosa di meglio.

Nel complesso tutte e tre le birre sono state di mio gradimento, anche se nessuna di queste mi ha fatto gridare al miracolo. La Hazelnut nel suo genere è senza dubbio originale, è davvero ben fatta, ma ha un corpo un po' troppo leggero e alle prime sorsate risulta un po' vuota. La XH è una ottima belgian strong ale, di gradazione alcolica contenuta, secca nel finale, si beve agevolmente e lascia un bel ricordo di sè. La Bacon è una birra per palati forti, perfetta come chiusura. Si è fatta apprezzare più che degnamente in accompagnamento a un bel tris di bruschette.

15/10/2011 LM