Birre sotto l'albero 2011: Reportage

martedì 20 dicembre 2011
Birre sotto l'albero 2011 @ Ma che siete venuti a fà + Bir&Fud

Va in archivio la quinta edizione di Birre sotto l'albero. Il "festival" trasteverino dedicato alle birre natalizie ha riscosso anche quest'anno un successo straordinario. Luogo dell'evento, l'ormai famosa Via Benedetta, ribattezzata "Via del Luppolo" dagli appassionati. Oltre 40 birre natalizie alla spina a rotazione, metà italiane (presentate al Bir&Fud) e metà provenienti dal resto del mondo (al Ma che siete venuti a fà), con tre guest star d'eccezione (nel senso di birre non propriamente pensate come "natalizie"): la Tipopils del Birrificio Italiano, ormai un classico al Macche, la morbida Zwickel di Gänstaller, tra le migliori interpretazioni di questo stile, e la Fou' Foune di Cantillon, vera e propria "chicca" della manifestazione. Tra le altre birre presenti segnaliamo la versione della Viola Sofia di Grassroots invecchiata in botte, le due "mummie" di Montegioco (una con base Rurale, l'altra con base MacRuna), la Carrobiolo 1111, la Dr. IPA (Double Rice IPA) del birrificio americano Kuhnhenn e i grandi classici belgi, dalla Avec les Bons Voeux, Saison natalizia della Brasserie Dupont, alla straordinaria Stille Nacht 2011. Tantissime le birre, tantissima l'attesa, andiamo a scoprire insieme com'è andata.

La lavagna del Ma che siete venuti a fà
Capito al Macche di sabato pomeriggio, verso le 16. Fuori fa decisamente freddo, l'inverno è arrivato giusto in tempo, e tira un vento allucinante. L'ideale per invogliare a riscaldarsi con un bel po' di birre natalizie dalla gradazione alcolica importante. Nonostante l'ora non propriamente tarda, dentro il locale è già abbastanza pieno e c'è un discreto via vai. Manuele Colonna sta giusto riempiendo la lavagna con i nomi delle birre presenti (vedi foto a lato) e sistemando le etichette sulle spine. Dentro riconosco Bruno Carilli del Birrificio Toccalmatto, impegnato nei giorni scorsi nella presentazione delle sue nuove birre, la Oceania, la B-Space Invader e la Noel. Ci sono anche Massimiliano di Birra+ e Fabiana di Urbeer. Dietro al bancone c'è Pisky a spillare con la usuale professionalità le prime birre del festival. Dò un'occhiata alla lavagna.

Cantillon Fou' Foune
Con una lista così è davvero difficile scegliere cosa assaggiare. Il fatto che si tratti per lo più di birre natalizie, e quindi per lo più stagionali, rende il compito ancora più arduo. Alcune di queste birre sono introvabili alla spina durante il corso dell'anno.

Si comincia con un primo assaggio della Jule IPA di Beer Here. Bel colore giallo paglierino, leggermente torbida, schiuma bianca abbastanza pronunciata ma non molto persistente. Al naso è piuttosto curiosa, ha morbide note citriche e di pesca e si percepisce bene anche il malto e i lieviti. In bocca invece delude tantissimo, risultando assolutamente anonima, insipida, debolmente amara, con finale cortissimo. Corpo medio-basso, carbonazione soft. Evidentemente non era in gran forma.

Ci rifacciamo il palato con la Jai Alai IPA di Cigar City. Ambrata, abbastanza limpida, schiuma biancastra, abbastanza pronunciata, non molto persistente. Al naso è splendida, molto luppolata, intensa, agrumata, con note pinose, di resina e malto molto evidente. In bocca è bilanciata tra la componente di malto e il luppolo, che però sul finale risulta un filino timido rispetto alle attese, lasciando il posto alla classica botta di caramello presente in molte IPA americane, con finale non così secco. Corpo medio, carbonazione corretta. Ottima, anche se non è propriamente il genere di IPA che preferisco.

Christmas time @ Bir&Fud
E' la volta della Cantillon Fou' Foune. Dorata, torbida, con schiuma bianca abbastanza pronunciata e molto persistente. Al naso ha il classico acido da Cantillon, verace, sporco, tendente al citrico e con una punta di acetico, che nasconde un po' i sentori di albicocca. Non è propriamente il tipo di acido che preferisco (le mie preferenze vanno decisamente ai lambic di 3Fonteinen), ma indubbiamente si tratta di una birra di altissimo livello. In bocca è acida, non eccessiva come altre Cantillon, anzi presenta una certa morbidezza. Abbastanza ben bilanciata nel complesso, con una nota acetica non così pronunciata, ma anche qui l'albicocca fatica a venir fuori. Corpo medio, carbonazione corretta. Ottima, migliora sorso dopo sorso, ma delude un po' le attese.

Ci sarebbe anche posto per la MacMummia (una Mummia con MacRuna come base di partenza), per la Rurale invecchiata 3 anni in botte, per la Carrobiolo 1111, o una Soft Xmas di Evil Twin. La lista è talmente lunga (troppo lunga) che c'è solo l'imbarazzo della scelta. Chiudo con un assaggio della spettacolare Stille Nacht 2011 di De Dolle. Ambrata, mielosa, appena torbida, con schiuma morbida bianca, abbondante e persistente. Aroma zuccheroso, dolce, fruttato, caramellato, con note di uvetta e canditi, intensissimo, speziato, lieviti (magnifici). In bocca è dolce, calda, complessa, rotonda, avvolgente, con bel finale leggermente amaro. Corpo pieno, carbonazione perfetta. Poco altro da aggiungere su questa birra. Il solito sontuoso capolavoro.

20/11/2011 LM

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